ECOGRAFIA

Cos'è l'Ecografia

Questo esame, notevolmente diffuso in tutto il mondo, sfrutta gli ultrasuoni, cioè onde sonore con frequenza superiore a quella percepite dall’orecchio umano.
Ogni apparecchio è dotato di sonde, dette trasduttori, che attraverso un cristallo piezoelettrico, emettono fasci di onde che, attraversando i tessuti del corpo, generano onde riflesse che ritornano al trasduttore. L’eco di ritorno, elaborata da un computer, è riprodotta su di un monitor come immagine.
L’aria ostacola notevolmente la trasmissione degli ultrasuoni: per superare quindi l’ostacolo rappresentato dall’aria interposta tra il trasduttore ed il corpo umano, viene utilizzata una sostanza gelatinosa da spalmare sulla pelle della regione in esame.

Sono dannosi gli ultrasuoni?

Studi epidemiologici su vasta scala non hanno dimostrato, a tutt’oggi, effetti dannosi sull’organismo umano. Puo’ rassicurare il fatto che sistematicamente l’ecografia è eseguita nelle donne per seguire una gravidanza.
Tuttavia si raccomanda di eseguire l’esame solo dove se ne dimostri una reale necessità.

Quando serve?

L’ecografia è utile nello studio di vari distretti corporei:
nello studio dell’encefalo, attraverso le fontanelle, nei neonati, che con difficoltà possono essere sottoposti ad ulteriori accertamenti diagnostici.
A livello dei compatimenti del collo è l’esame di prima scelta nello studio della tiroide, delle ghiandole salivari e delle catene linfonodali.
Nello studio della mammella giovanile è la prima indagine ad affiancarsi alla clinica; nelle donne oltre i 40 anni, rappresenta efficace completamento all’esame mammografico.
Uno dei piu’ importanti campi di applicazione, per rapidità di esecuzione, ripetibilità e risoluzione diagnostica, è quello dello studio delle patologie addominali, prevalentemente degli organi parenchimatosi. Qui l’esame deve essere preferibilmente eseguito con paziente a digiuno da almeno 6-8 ore e, per lo studio della regione pelvica, a vescica piena.

È possibile quindi poter agevolmente sudiare il fegato, le vie biliari, la colecisti, il pancreas, i reni, la milza, la vescica e gli organi della sfera genitale interna femminile,
nonche’ la prostata; per questi ultimi due distretti è possibile avvalersi anche di sonde endocavitarie con significativo miglioramento della risoluzione.
Le apparecchiature piu’ sofisticate, sono provviste anche di color-Doppler che permette di studiare le strutture vascolari venose ed arteriose.
Il campo di applicazione, con le sonde ad alta frequenza, per lo studio delle strutture superficiali, si allarga ai tessuti molli, ai muscoli, alle articolazioni nonche’
allo sudio dell’occhio e del cuore.

Infine per una corretta tipizzazione della natura di eventuali formazioni segnalate come dubbie o sospette, l’ecografia rappresenta valido e pratico strumento di guida per indirizzare, in modo preciso, prelievi bioptici (FNAB), al fine di eseguire esami citologici o microistologici che risultano quasi sempre ben tollerati
con minime percentuali di complicanze.